Tuesday, April 23, 2013

MASSIMO DE SANTIS SPARA SU CALCIOPOLI: "MORATTI NON SI LAMENTI, HO FATTO PERDERE LA JUVENTUS"

L'ex arbitro di calcio Massimo De Santis è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Sportiva, commentando la sentenza del Tribunale di Milano che ha respinto la sua richiesta di risarcimento inoltrata nei confronti dell' Inter in merito alla celebre "Operazione Ladroni": “E' una sentenza che mi ha preso alla sprovvista - ha detto l'ex direttore di gara - abbiamo portato tantissime dichiarazioni come fonti di prova ed era chiaro a chiunque che c'era stata una attività illecita di spionaggio. 

Sono curioso di capire a che cosa è dovuta questa decisione, aspetto le motivazioni: se pedinare una persona e i suoi familiari e controllare i tabulati telefonici è lecito, allora mi chiedo cosa è lecito o no in Italia".


Come si ricorderà, fu il servizio di sicurezza di Telecom e Pirelli, guidato allora da Giuliano Tavaroli, a commissionare all'ex investigatore privato Emanuele Cipriani dei pedinamenti volti alla raccolta di dossier illegali.



De Santis poi, rincara la dose, confermando i suoi sospetti per ciò che riguarda il processo "Calciopoli": secondo l'ex direttore di gara ci sarebbe stato "un taglia e cuci di comodo" in merito alle intercettazioni con lo scopo di dirigere le indagini in un'unica direzione (o quasi):


"L'Inter non si è neanche difesa, ha detto che non c'entrava niente, come se le prove non contassero. E' stato detto che Facchetti non aveva potere di fare niente, e ciò è molto strano: oggi è stata scritta una brutta pagine per la giustizia italiana. Andremo avanti fino alla Cassazione. C'è un pregiudizio verso di me dopo la mia condanna al processo di Napoli, poi si è visto che non ho aiutato la Juventus anzi semmai l'ho fatta perdere: sulle intercettazioni è stato fatto un taglia e cuci di comodo, e si è visto che se si fosse andati fino in fondo tante altre squadre sarebbero state coinvolte in Calciopoli. E' accaduto tutto ad orologeria: con la stessa serenità con cui sono stato condannato non vengono riconosciute le mie ragioni. Moratti? Sento che si lamenta degli arbitri ma sulla Giustizia Sportiva certo non si può lamentare...”.

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