Dal ministero dell'Istruzione arriva un'importante precisazione : i contributi scolastici richiesti dalle scuole non sono assolutamente obbligatori, ma sono volontari.
E se per caso una famiglia rifiuta di pagare la somma, che varia da 150 euro a 300 euro, è nel giusto.
La precisazione è tanto più importante di fronte ad alcuni episodi, come quello di Brescia dove un istituto scolastico ha "intimato a una famiglia di provvedere al pagamento del contributo pena "il recupero coatto della somma dovuta".
Le scuole possono richiedere alla famiglia degli studenti il pagamento di un contributo per l'arricchimento dell'offerta formativa o per le attività di laboratorio.
Questi contributi sono classificati come "erogazioni liberali" cioè volontarie.
Sono, quindi, illegittime le richieste degli istituti che subordinano l'iscrizione al pagamento.
Al momento del perfezionamento dell'iscrizione, cioè tra giugno e luglio, Adiconsum consiglia alle famiglie di richiedere alla scuola indicazione delle spese per la realizzazione delle attività inserite nel Pof, cioè il Piano offerta formativa, a quale cifra ammonta il contributo volontario e cosa copre.
Quindi, si deciderà se pagare o meno.
Se, per caso, si decide di versare il contributo, va apposta sulla causale del bollettino, per il reddito, la dicitura " erogazione liberale per innovazione tecnologica" o "ampliamento dell'offerta formativa o edilizia scolastica", in modo da poter detrarre l'importo dalla dichiarazione dei redditi.
Richiedete la rendicontazione di come sono stati spesi i soldi con la specifica dei costi e delle attività.
In caso di richieste aggressive da parte della scuola, come il ricorso a società di recupero crediti o il rifiuto di iscrivere l'alunno, ci si può rivolgere alle autorità giudiziarie.
Per avere tutte le informazioni potete consultare il sito internet adiconsum.it sul canale "Scuola", oppure il sito internet skuola.net.
Se volete che i bambini imparino l'inglese senza annoiarsi, ci sono molte strategie low cost.
Ci sono siti e app, dove i genitori possono giocare con i figli e nipoti su pagine web specializzate.
Ci sono, infatti, tante immagini e nuove parole anche con le app, per imparare insieme sugli smartphone.
Poi la baby-sitter madrelingua per i bambini può essere un buon modo di fare un pò di pratica.
No comments:
Post a Comment