E' notizia di poche ore fa, i Carabinieri hanno già operato sei arresti, sia in Italia che in Belgio, nell'ambito dell'inchiesta su una presunta cellula di fondamentalisti islamici, avente base in Puglia ma collegata con un altro gruppo presente bei Paesi Bassi.
Questo è quanto si apprende da una nota diramata dal Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dell'Arma, nella quale si legge che i sei arrestati si sarebbero occupati soprattutto dell'indottrinamento e dell'addestramento dei nuovi militanti.
Oltre a ciò, a quanto emerge allo stato attuale dell'inchiesta, gli appartenenti alla cellula scoperta erano altresì impegnati nella predisposizione di piani operativi di attacco, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Italia.
Continuando a scorrere la nota emessa dagli investigatori dei Ros, si apprende che la cellula islamista con base logistica in Puglia operava in stretto contatto con esponenti di spicco del terrorismo internazionale, caratterizzata da un acceso antisemitismo e da un'aspra avversione nei confronti degli stati “infedeli”, in primis gli Stati Uniti, nonché la stessa Italia.
Sempre secondo gli investigatori che hanno condotto questa importante operazione denominata “Mashrah”, la cellula svolgeva azione di proselitismoe indottrinamento dei nuovi affiliati, anche con documenti audio-video incitanti alla Jihad e ad azioni suicide sia in occidente, che nelle zone di guerra.
Delle sei persone, a carico delle quali la Procura di Bari ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere, cinque sono residenti in Puglia, Sicilia e Lombardia ed una in Belgio.
Sono tutte accusate dei reati di terrorismo internazionale e di istigazione all'odio razziale.
L'indagine -diretta dal sostituto procuratore di Bari Renato Nitti- oggi sfociata negli arresti dei presunti componenti della cellula islamista, era iniziata già nel 2007, subito dopo l'arrivo a Bari di due immigrati irregolari tunisini, sviluppandosi in seguito seguendo e controllando le mosse di cittadini di nazionalità marocchina e tunisina, che gestiscono vari call center ed info point.
Al momento non si conosce se la cellula terroristica stesse effettivamente organizzando qualche attacco nel nostro Paese, ma questi nuovi arresti testimoniano più d'ogni altra parola che l'incubo di Al Qaueda non è stato sconfitto, vista l'esistenza di queste micro-cellule che, come per i fatti di Boston, possono colpire in ogni momento generando morte e panico anche nel nostro continente.
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