La Camera dei Deputati ha votato la fiducia al Governo Letta con 453 sì, 153 no, 17 astenuti. Il Pdl ha votato compatto la fiducia: tutti e 97 i deputati del Popolo della libertà hanno detto sì, mentre nel Pd sono due i parlamentari democratici che non hanno partecipato al voto: Pippo Civati, che lo aveva annunciato, e Davide Mattiello quanto si legge sui tabulati della votazione, poi, Umberto Bossi ha votato no, mentre il resto della Lega si è astenuto con l'eccezione di Angelo Attaguile che ha votato sì. Oggi sarà il Senato a votare.
Entro una settimana ci sarà la nomina dei sottosegretari; l’imu non verrà tolta, ci sarà solo una proroga per la rata di giugno, con conseguente problema alle casse dei comuni, inoltre ci sarà anche la questione di non aumentare l’IVA in questa estate.
Dario Franceschini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha affermato che ieri ha avuto una riunione di Governo con il presidente del Consiglio Letta e con il ministro dell’Economia Saccomani, e dici, parlando con i giornalisti, che “il primo provvedimento del Governo sarà l'approvazione del Def, accompagnato da una risoluzione che prevederà modifiche in base alle nuove risoluzioni programmatiche".
Ecco il programma del Governo dopo la nomina dei sottosegretari: stop al pagamento dell’Imu a giugno;
soppressione dello stipendio dei ministri; reddito minore per le famiglie in difficoltà; abolizione del finanziamento pubblico ai partiti;impegno per superare l’emergenza lavoro; Impegno per la soluzione degli esodati; nuove trattative con L’Europa.
soppressione dello stipendio dei ministri; reddito minore per le famiglie in difficoltà; abolizione del finanziamento pubblico ai partiti;impegno per superare l’emergenza lavoro; Impegno per la soluzione degli esodati; nuove trattative con L’Europa.
Ieri pomeriggio Enrico Letta aveva chiesto la fiducia alla Camera, con un discorso durato circa un’ora, oggi lo farà al Senato, esponendo le sue intenzioni, che se sulle riforme non ci sarà un segnale positivo, tra 18 mesi trarrà le conseguenze ed assicura “ non ho intenzione di sopravvivere e vivacchiare a tutti i costi". Un messaggio alle forze politiche perché il suo obiettivo è ambizioso: "Questa legislatura deve far entrare l'Italia nella Terza Repubblica, non deve essere un'agonia della seconda" e dunque, tutti insieme, si devono fare le riforme istituzionali, e tutta la maggioranza deve sostenere le misure dell'esecutivo.
L’intenzione è quella di innescare un circolo virtuoso, sulla spinta di cambiamento di rotta che chiederà con impegno all’Europa; dichiara “ come un buon padre di famiglia non farò debiti”.
Oggi, dopo la fiducia del Senato, volerà nelle principali cancellerie: prima a Berlino poi a Parigi ed infine a Bruxelles, per chiede che la Ue oltre al rigore si impegni anche sulla crescita.
Tratto da Affari Italiani
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