Tuesday, April 30, 2013

Scuola, cosa significa lavorare come insegnanti precari in Italia: una testimonianza

Lavorare poco, e anticipare i soldi di tasca propria in attesa di uno stipendio che non si sa quando arriverà.
Questa è la condizione degli insegnanti precari italiani.
A testimoniare la triste realtà è Oriana, un'insegnante precaria che scrive alla redazione di OrizzonteScuola spiegando le sue difficoltà.

La lettera di Oriana
...sono una delle tante precarie che ogni mese aspetta la chiamata mattutina per recarsi a lavoro. Ogni giorno spostarsi ha dei costi che speri di recuperare con lo stipendio. A conti fatti succede a tutti, non a tutti capita invece di lavorare e di non vedersi arrivare lo stipendio allo scadere del mese. Mi chiedo come sia possibile che a noi supplenti non vengano riconosciuti gli stessi diritti dei dipendenti pubblici e privati??
E' il 29 aprile e sto ancora aspettando lo stipendio relativo al mese di marzo; oggi chiamo la
Scuola: cosa significa essere insegnanti precari in Italia...
segreteria della scuola per cui ho lavorato e come risposta mi è stata data :"Le notizie non sono buone, riceverai il pagamento a fine maggio".....ASSURDO!!!
Tanti come me si ritrovano a non poter affrontare le spese quotidiane, io tra virgolette mi sento anche fortunata in quanto non ho una famiglia a cui pensare tranne che me stessa, ma penso a quelle donne e a quegli uomini che invece ce l'hanno. Come possiamo rimanere sempre in silenzio; accettare questa situazione, come facciamo a svegliarci la mattina e ad avere ancora voglia di recarsi a scuola??? E' o non è questo amore per la professione?
Vorrei con questa lettera coinvolgere tutti i precari per uno sciopero generale e sperare con questo che ci vengano riconosciuti i nostri diritti ad una vita che seppur precaria almeno retribuita.”

Una situazione insostenibile
Come può una persona senza un lavoro fisso anticipare le spese necessarie per lavorare quando gli è possibile, per due mesi interi?
Come è possibile che mentre i nostri politici, che di certo sanno come sbarcare il lunario, prendono il loro stipendio regolarmente, i nostri insegnanti debbano aspettare 2 mesi per incassare quanto gli spetta?
Se il problema è la gestione delle risorse, non conviene pagare prima i precari, che guadagnano una miseria, e lasciare lo stipendio dei ricconi per ultimo?
Ordinaria storia di ingiustizia italiana...

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