Nei giorni scorsi la rivista “Nature” ha criticato la Chiesa cattolica per l'organizzazione della seconda conferenza internazionale vaticana sulle cellule staminali adulte. La conferenza era intitolata “Medicina rigenerativa: cambiamento fondamentale nella scienza e nella cultura”, e si è tenuta dall’11 al 13 aprile.
La critica mossa è stata di “aver messo in piedi uno spettacolo senza vergogna, sfruttando la disperazione dei disabili e dei malati terminali e inducendo false speranze di guarigione”.
Indipendentemente dalla posizione assunta dalla famosa rivista, alla conferenza erano presenti diversi scienziati che sono intervenuti, tra cui la dott.ssa Robin Smith, amministratore delegato della NeoStem e presidente della Stem for Life Foundation, che ha ribadito l’importanza delle cellule staminali adulte per la cura delle malattie:
“Mi ricordo di essere stata in questa stanza in occasione del nostro primo evento, e il cardinale
Ravasi ha detto che questa collaborazione non serviva solo per ‘dire alla gente che cosa non fare’, ma che si trattava di ‘dire alla gente ciò che essi dovrebbero fare’. Così non esiste una disputa della scienza sulle cellule staminali embrionali, ma piuttosto l’obiettivo è quello di educare l’umanità su cosa si può fare in questo momento con le terapie tramite le cellule staminali adulte e le possibilità per il futuro. E per me è avvincente l’idea che insieme potremo promuovere un messaggio inclusivo e amorevole verso la sofferenza, la guarigione e la speranza… Migliorando i risultati clinici, siamo in grado di salvare centinaia di vite umane.Non stiamo parlando di semplici medicazioni. Stiamo parlando di curare il cuore con cellule staminali adulte. Re-inserendo queste cellule in un organo danneggiato, significa far tornare indietro le lancette dell’orologio a quando era sano. In soli 17 mesi, abbiamo avuto progressi stupefacenti nella cura della leucemia… La terapia cellulare ha le potenzialità per riscrivere la storia di questa malattia. Le cellule staminali adulte sono qualcosa su cui tutti possiamo essere d’accordo; esse sono eticamente pure. Possiamo afferrare ciò che è dentro di noi e introdurlo in un corpo.”
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, ha spiegato lo scopo del convegno: “Con il convegno abbiamo voluto ribadire che la Chiesa, e le religioni in senso lato, non si oppongono ad una ricerca che vada incontro alla sofferenza fisica e spirituale del malato e della sua famiglia ... Il convegno si è mosso su due registri: da un lato l’aspetto strettamente scientifico, documentato e, se è il caso, anche criticato; dall’altro l’aspetto testimoniale... La Chiesa deve essere presente in questa ricerca, comprenderla e accompagnarla”.
Perciò la Chiesa ha solo voluto dimostrare di essere aperta all’utilizzo delle staminali adulte, considerata la loro provata efficacia nell'ambito della medicina rigenerativa e in molte terapie salvavita.
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