Sunday, April 28, 2013

Sigaretta elettronica: risultati della perizia richiesta da Guariniello

Se ben ricordate, tempo fa era stata aperta un'inchiesta sulla sigaretta elettronica, voluta dal Pubblico Ministero Raffaele Guariniello, della procura di Torino. L'ipotesi di reato era di immissione in commercio di prodotti pericolosi per un importatore di ricariche per sigarette elettroniche.
Secondo la procura, le confezioni delle ricariche non riportano le informazioni relative ai danni per la salute di chi le utilizza.

Com'è andata a finire?
Sono arivati primi risultati relativi alla perizia tecnica effettuata dagli esperti dell'Università di Torino. Sono stati presi in esame alcuni campioni di prodotto importato dalla Cina e successivamente sequestrato dai carabinieri del Nas di Torino.

Cosa contenevano i campioni esaminati
Sigaretta elettronica: risultati della perizia richiesta da Guariniello

Secondo la perizia, i campioni esaminati contenevano:
  • livelli preoccupanti di benzene esattamente come in una comune sigaretta,
  • nicotina dove non ce ne sarebbe dovuta essere,
  • nicotina presente in misura inferiore dove invece avrebbe dovuto esserci.
Questi i risultati delle analisi sul contenuto delle ricariche per sigarette elettroniche disposte del pm torinese Raffaele Guariniello.
Le analisi rivelano dunque che il livello medio di nicotina presente nel prodotto è inferiore alla quantità dichiarata" sulle confezioni, mentre nei prodotti messi in commercio con la dicitura "nicotina zero" è stata comunque riscontrata la presenza di nicotina.
Il benzene è stato riscontrato nei liquidi di ricarica, dello stesso ordine di grandezza prodotto da una sigaretta tradizionale.
Il pm Guariniello ha già provveduto a trasmettere i risultati delle analisi al Ministero della Salute.

Osservazioni da ignoranti...
Ma da ignoranti in materia, ci chiediamo: se si tratta di campioni sequestrati dai Nas, non è scontato che qualcosa che non andava c'era di sicuro? I Nas avranno sequestrato questi prodotti per qualche motivo, o no?
Perché le analisi non sono state disposte su un campione di prodotto per ogni casa produttrice, in modo da verificare quali si comportano in modo scorretto e quali no?
In questo modo, che informazione si è data ad un fumatore di sigaretta elettronica che si serve di un prodotto noto e considerato sicuro, e che magari non è nemmeno made in Cina?
In definitiva questi risultati non apportano nulla di nuovo a quello che già si sapeva. Perché sul fatto che i Nas avessero sequetrato prodotti non conformi, nessuno credo avesse dubbi.
Una perizia più precisa non sarebbe meglio?

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