Dal suo ritorno in America, dopo quattro anni di detenzione, alla notizia choc della riapertura del processo, Amanda Knox si era rifatta una vita.
A partire dal suo ritorno, rivedendo il suo ex fidanzato James, che l'ha aspettata per rimettersi insieme.
Amanda, poi, con la sua inseparabile amica Madison, si trasferisce in un appartamento in centro a Seattle: la zona è brutta, il palazzo è squallido, l'appartamento è striminzito.
Ma almeno lì Amanda Knox è solo un'anonima cittadina, che può muoversi liberamente, senza fotografi appostati fuori, e senza parenti e amici ansiosi di manifestarle il loro amore.
I fotografi la vedono entrare in casa di James, nella Chinatown, e subito i tabloid inglesi concludono che Amanda Knox abita lì.
Arriva l'incarico di scrivere un libro, e il pagamento di 3,8 milioni di dollari: Amanda rimborsa i genitori, paga le tasse, l'agente, la polizza anti-querele, l'editor, e prende in carico le spese legali, che continuano.
Non si dà certo alla pazza gioia, continua a spostarsi a piedi, in autobus o in bici; continua a vestirsi nei thrift store, con abiti usati.
Ma almeno può pagarsi da sola gli 800 dollari dell'affitto, mentre Madison, che lusso, si trasferisce al piano di sotto, col suo ragazzo.
Il libro è un duro lavoro, Amanda Knox deve ripercorrere i suoi quattro anni all'inferno.
Lei è una scrittrice nata, ma quello non è un romanzo, quello è successo davvero, e riviverlo è angoscia pura.
Intanto amici e parenti la cercano continuamente per feste, cene, e la sua ex scuola le intitola anche una borsa di studio, e lei dice di sì a tutti.
La prima intervista esclusiva è fissata con la rete televisiva Abc il 30 aprile, verosibilmente seguiranno quello con gli atri network.
Passa il tempo e dopo un anno di psicodramma, e in attesa della Cassazione, Amanda Knox è stremata, non ne può veramente più di questa storia, ma torna a frequentare l'università.
Ma lei proviene dal fondo degli inferi, e in quel mondo di plastica, la guardano come un animale strano.
Ma Amanda Knox non demorde e va avanti, vuole riprendersi gli anni rubati e si iscrive ai corsi più disperati.
Tra lei e il suo tentativo di tornare alla normalità, però, arriva la sentenza choc della Cassazione, che ordina di rifare al processo d'appello.
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