Da pochi giorni è stato annunciato il lancio sul mercato di una rivista a carattere scientifico a tema da due ricercatrici inglesi studiose del settore.
La rivista si chiama "Porn studies" ed è il primo giornale in assoluto che tratta il fenomeno della pornografia in maniera seria con tanto di servizi, inchieste e risultati di indagini e ricerche approfondite.
Il settore del porno è una vera e propria industria che non conosce crisi e ogni anno frutta miliardi di dollari.
La docente di scienze della Comunicazione alla Midddlesex University FEona Attwood e la docente universitaria Clarissa Smith della Sounderland University hanno preso la palla al balzo e hanno ideato una rivista che analizza il fenomeno punto per punto, propone ricerche scientifiche, evidenze storiche e tutto ciò che riguarda la pornografia.
Sulle pagine patinate si potranno trovare raccolte di contributi bizzarri e originali, saggi, recensioni di libri e dati tecnici tutti rigorosamente ad alto tasso hard. Verranno trattati temi di sociologia, criminologia, cultura, storia e mass media.
La rivista "Porn Studies" sarà edita dalla Routledge, una casa editrice che pubblica ben oltre 2000 riviste tutte rigorosamente a carattere scientifico.
Per visionare il primo numero bisognerà aspettare la primavera del 2014: solo allora arriverà sui banconi delle edicole inglesi.
Dopo l'eclatante successo mondiale del libro "Cinquanta sfumature di grigio" sritto dalla El James, le due ricercatrici sperano e provano a scalare imperterrite le vette delle classifiche di vendita con un'impresa tutta nuova da sperimentare.
La scuola inglese si aggiorna e propone l'introduzione dell'insegnamento del porno.
Il governo fino al momento non ha dato cenni di assenso ma si è limitato a riferire che l'educazione sessuale è a discrezione di ogni singolo istituto.
Ma la pornografia è assai distante dalla canonica educazione sessuale.
Intanto gli insegnanti hanno ricevuto una guida in cui viene spiegato punto per punto il fenomeno della pornografia.
La medesima guida dovrà essere consegnata agli studenti e spetterà ai docenti insegnare a distinguere ai ragazzi la pornografia dal sesso.
Ovviamente l'iniziativa ha suscitato scie di polemiche a non finire e accesi dibattiti fra i sostenitori dell'innovazione proposta e chi proprio non digerisce che ai figli venga proprosta come materia di studio la pornografia.
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