Tuesday, May 7, 2013

L'AGCOM - libera sul copyright


L'AGCOM si fa sentire sul diritto d'autore.

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) è un'autorità italiana di regolazione e garanzia, con sede principale a Napoli e sede secondaria operativa a Roma, istituita con la Legge Maccanico, alla quale è affidato il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle telecomunicazioni, dell'editoria, dei mezzi di comunicazione di massa e delle poste.
L'Autorità svolge una funzione attiva di controllo del mercato delle telecomunicazioni, vigilando che ai cittadini ed alle imprese sia garantito in primis:
il principio generale dell'art. 21 della Costituzione: affinché "tutti godano del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" e che "la stampa non venga ad essere soggetta ad autorizzazioni o censura".
i principi previsti per la comunicazione tramite Internet dall'art. 4 del DL. 259/2003 che nello specifico sono:
libertà di comunicazione;
segretezza delle comunicazioni, anche attraverso il mantenimento dell’integrità e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica;
libertà di iniziativa economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità.

Ha inoltre competenze in materia tariffaria, di qualità, controllo degli operatori del mercato. Ha poteri regolamentari, distribuiti tra Consiglio e Commissioni. I poteri previsti sono amministrativi e consultivi:
controllo di posizioni dominanti (Consiglio); promozione di accordi transfrontalieri e tra operatori, piani di assegnazione delle frequenze, proposte sulla normativa riferita ai servizi minimi all'utenza (Commissione per le infrastrutture e le reti); promozione dello sviluppo tecnologico e dell'offerta (Commissione per i servizi e i prodotti).
Come l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche quest'Autorità presenta una relazione annuale al Parlamento.
Una simile autorità esiste anche in altri Paesi: negli Stati Uniti, ad esempio, è operante già dal 1934 la Federal Communications Commission; l'Ofcom nel Regno Unito; la Comisión del Mercado de las Telecomunicaciones in Spagna.
Il decreto Bersani (art.14) integra significativamente i poteri dell'autorità, che in passato poteva intervenire soltanto a posteriori dell'illecito. Senza dover condurre la fase di indagine conoscitiva approfondita, l'autorità, se ritiene che sussista un rischio alla concorrenza, può intervenire con misure volte a correggere tale distorsione. Le misure devono indicare una validità per un periodo di tempo limitato, che però è rinnovabile indefinitamente; inoltre, l'autorità ha piena discrezionalità nell'individuare i casi che necessitano di un intervento urgente.
L'intervento a priori chiude il procedimento per l'illecito. Se l'impresa è inadempiente agli obblighi, l'autorità può riaprire il procedimento a carico e sanzionare con una multa fino al 10% del fatturato. Analoghi poteri sono previsti dal diritto comunitario per l'antitrust europeo.
All'Autorità sono attribuite anche competenze regolamentari in materia di pubblicazione e diffusione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa, con particolare riguardo per le ricerche a carattere politico ed elettorale in considerazione della loro peculiare influenza sui valori e diritti politici dei cittadini e del ruolo che giocano nella formazione della pubblica opinione.
All'Autorità sono stati di recente affidati i compiti inizialmente assegnati all'Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale, ente soppresso dal decreto "Salva Italia".

Da pochi giorni sul Sitononraggiungibile.info è stata inserita una petizione per chiedere una revisione da parte di AGCOM sull'emanazione del regolamento sul web e diritto d'autore pronto per quest'estate.

Tale documento da all'associazione il potere di rimuovere contenuti dla web senza l'intervento
della magistratura o del parlamento. A ciò hanno già dato il loro consenso
il presidente di Assintel Giorgio Rapari,
residente dell'AIIP Renato Brunetti, quello di Assoprovider Dino Bortolotto, quello dei Giovani imprenditori della CNA e il giornalista Stefano Corradino direttore dell'associazione Articolo 21.

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