Pugni, schiaffi, insulti quando la normalità è un brutto male.
Ci troviamo ad Albenga, in un fazzoletto d'Italia in cui la cronaca degli ultimi tempi sta gettando nello sconforto i cittadini del posto; Una coppia, si legge, infatti, sarebbe stata condotta presso la vicina casa circondariale in quanto avrebbero maltrattato in modi poco ortodossi, la madre anziana e la figlia nonché sorella della moglie della coppia incriminata, portatrice di handicap.
Dai primi interrogatori, la donna arrestata avrebbe iniziato a negare con forza le accuse mosse nei suoi confronti dal giudice delle indagini preliminari, il marito, invece, verrebbe sentito tra qualche giorno presso il tribunale di Genova; benché la coppia, tenterebbe di giustificarsi e di scansare le accuse che pendono dal loro capo, la questione appare chiara e nitida, infatti, molteplici sono le testimonianze di aggressioni udite dai vicini di casa, casa in cui, non si ritrovava il rifocillarsi dell'anima, ma l'orrore del rimanerci, segnalazioni che avrebbero spinto, i militari, a installare una microspia che avrebbe anche catturato orari e metodologie di assistenza brutale alle donne portatrici di disagio.
Il caso di violenza e sopraffazione di Albenga, sarebbe un reato considerarlo unico ed isolato, non vi è sentore dell'orrore accaduto ad una ragazza diversamente abile di Cesena, 21 anni, vistasi immobilizzare in pieno centro e palpeggiare da un trentunenne marrocchino, senza fissa dimora in cerca di lavoro e probabilmente ubriaco.
Potrei scriverne tanti altri di casi di violazione della libertà di persone diversamente abili, perchè, tanti spunti il bel Paese dona per parlarne, ma a volte anche noi addetti alla comunicazione ci dimentichiamo di esistere e di farlo fare a chi subisce, la favola del mondo incantato, in cui il bene è una questione morale riconosciuta da ognuno ed il male altrettanto, mi dispiace ammettere, non esiste e non esisterà per molto tempo, fino a quando i canali di comunicazione, non ne parleranno così tanto da farci capire che siamo come popolo un gradino sotto la rispettabilità.
Basterebbe poco, alla fin fine, a riconoscere che ciò
Convivere con gli altri è un'arte la cui difficoltà è superata soltanto da quella di convivere con se stessi.
che affermava Mario Andrea Arrigoni, potrebbe essere la soluzione a ogni male sociale, ogni difficoltà e ostacolo, egli affermava così:
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