Sono passati oltre 20 anni da quello storico 16 luglio 1992, quando dalle linee di montaggio dello stabilimento Toyota di Burnaston, nello Yorkshire, nel cuore del Regno Unito, usci’ il primo esemplare della Carina E, la prima auto costruita in Europa per l’Europa dal colosso giapponese. Erano i tempi in cui le auto nipponiche venivano contingentate su molti mercati del Vecchio Contingente su molti mercati del vecchio Continente, compreso il nostro, e quella era l’unica via per venderle liberamente. Oggi lo stesso stabilimento ha iniziato a sfornare la seconda generazione dell’Auris, la vettura di tagli amedia concepita per sfidare tutti i modelli del segmento C: dalla Peugeot 308, alla Renault Megane, dall’Opel Astra alla Ford Focus, fino alla blasonatissima Golf. Il contingentamento non esiste piu’ da tempo, ma oggi la concorrenza si e’ fatta molto
piu’ serrata di un tempo. E proporre modelli davvero vincenti che mai. Toyota con la nuova Auris ha voltato pagina in modo deciso, abbandonando il design anonimo del precedente modello e disegnando una carrozzeria filante, quasi aggressiva con quel muso che termina a punta. L’allungamento di 3 cm nella lunghezza e soprattutto l’abbassamento di 5,5 cm in altezza hanno dato un nuovo slancio a questa vettura, che adesso riesce a soddisfare anche i clienti che amano le automobili dal look sportivo.
In piu’, questa volta la versione ibrida, quella a doppia motorizazione benzina/elettrica e consumi bassissimi, e’ stata lanciata subito, in contemporanea con le varianti a trazione convenzionale, con l’obiettivo di catturare un terzo dei clienti Auris europei. Gli altri si divideranno equamente fra benzina e diesel. Ibrida potra’ essere anche la spaziosissima station wagon, anche questa una n0vita’ nella gamma Auris, che verra’ lanciata a primavera. Anzi l’Auris Touring sports sara’ la prima giardinetta ibrida sulle strade europee. Il vento di novita’ non ha risparmiato il comportamento su strada, che si e’ fatto piu’ pronto e brillante grazie ad una serie di interventi tecnici, che vanno dallo sterzo piu’ diretto e preciso al telaio. In particolare, il retrotreno a doppi bracci oscillanti e’ stato riprogettato e adesso viene montato sulle vetture con motori 1.6 a benzina e 2.0 a gasolio. Le 1.33 a benzina e 1.4 turbodiesel, invece, montano una sospensione posteriore a bracci longitudinali interconnessi. Una soluzione piu’ semplice, ma anche piu’ leggera e meno costosa. Insomma perfetta per versioni che non puntano troppo sulla guida sportiva.
L’IBRIDA. Il sistema HSD, grazie all’accoppiamento fra un motore 1.800 a benzina e un elettrico, sviluppa una potenza massima di 136 CV, che permettono di raggiungere i 180 km/h, accellerare da 0 a 100 all’ora in 10,9 secondi e soprattutto di emettere in media solo 87 g/km di anidride carbonica. Il cambio automatico a variazione continua del rapporto, montato di serie, permette di ottimizzare il funzionamento in qualunque condizione di utilizzo. Premendo il tasto EV, inoltre, si puo’ viaggiare solo col motore elettrico a inquinamento zero fino a 2 km e per 50 km/h.
IL TOUCH & GO. A partire dal livello di allestimento Active, la nuova Auris dispone di un display da 6,1” di tipo touch screen, che permette di accedere al sistema multimediale di bordo. Il sistema Touch & Go Toyota e’ stato incrementato nelle funzioni e adesso prevede la connessione al web, l’accesso alle App Twitter e a un evoluto sistema di mappe di navigazione. Disponendo di un cellulare adatto, inoltre, ci si puo’ collegare via bluetooth a google, accedere al proprio archivio fotografico e musicale ed inviare ricevendo anche messaggi a bordo dell’auto.
I PREZZI. Prezzi molto interessanti per la n uova Auris, che parte da 18.800 euro nella versione a trazione convenzionale a benzina. In Italia, pero’, Toyota vuole addirittura piazzare il 50% di Auris Ibride, per questo ha messo a punto un’offerta molto speciale. Normalmente il prezzo delle Hsd parte da 22.600, ma per i primi tre mesi l’allestimento base e’ offerto a 17.900 euro. La Active a 18.700 euro e la lounge a 20.200 euro. Lo sconto e’ di ben 4.700 euro, incentivi statali compresi.
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