I farmaci generici sono più economici di quelli di marca, eppure in Italia sono appena il 17% dei farmaci venduti; in America e nel resto d'Europa hanno conquistato il mercato, nonostante contengono lo stesso principio attivo e hanno lo stesso effetto sulla malattia e costano meno delle medicine di marca, i farmaci generici non riescono a convincere medici e pazienti. Vediamo cosa sono esattamente i farmaci generici: sono medicinali prodotti da aziende farmaceutiche, copiando l'originale, quando scade il brevetto, che avviene circa ogni venti anni; il farmaco equivalente non può usare un nome di fantasia ma deve adottare il nome del principio attivo.
In Italia, purtroppo il termine generico suona male ed è mal visto mentre invece il principio attivo deve essere lo stesso e non solo, per poter essere messo in commercio deve superare una prova di biodisponibilità, significa che si prendono due gruppi di pazienti, ad un gruppo si somministra il farmaco di marca e a quell'altro il farmaco equivalente; si fa trascorrere un certo periodo di tempo e poi si misura la presenza del principio attivo nel sangue.
Se dopo questo tempo hanno la stessa concentrazione nel sangue i loro effetti devono essere dunque uguali.
Possono invece essere differenti gli eccipienti, cioè quelle sostanze senza potere curativo che hanno solo lo scopo di stabilizzare il farmaco.
Molti purtroppo pensano che i farmaci generici non funzionano, scatta in loro l'effetto placebo all'incontrario, poiché una cosa costa meno non funziona.
Costano meno perché gli unici costi che deve affrontare l'azienda che li produce è la prova di bioequivalenza quindi avendo un costo minore di investimento i prezzi possono essere mantenuti bassi.
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