Monday, May 6, 2013

VICENDA FOTOMONTAGGIO OSE' LAURA BOLDRINI SUL WEB: INDAGATO UN GIORNALISTA

Il suo nome è Antonio Mattia e ne sentiremo certamente parlare nei prossimi giorni visto che rappresenta il primo indagato per il reato di "diffamazione aggravata" in merito all'inchiesta sulle minacce inoltrate alla presidente della Camera Laura Boldrini ma soprattutto per i fotomontaggi osè che sono stati fatti circolare in Rete negli ultimi giorni. 

Il giornalista si sarebbe macchiato della colpa di aver diffuso per primo sulla sua pagina Facebook un fotomontaggio irriverente che mostra Laura Boldrini completamente nuda: lo sfondo dello scatto è una spiaggia di nudisti e la donna è stata spacciata per la Presidente della Camera. Le foto false sono già state eliminate in seguito ad un ordine immediato inoltrato dalla Procura di Roma.

A questo proposito, è stato precisato che l'iscrizione nel registro degli indagati è scattata "alla luce della normativa esistente che consente l'identificazione di coloro che, travalicando i limiti della corretta informazione, oltrepassano il legittimo diritto di cronaca e di critica giornalistica". 

Naturalmente, da più parti sono giunti messaggi di solidarietà alla Presidente della Camera per il gesto oltraggioso e vergognoso inoltrato nei suoi confronti: il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha condannato l'episodio, giudicandolo una grave forma di "sessismo e razzismo" contro una donna, perdipiù  rappresentante delle istituzioni. 
 
Nichi Vendola ha sostenuto la Presidente della Camera, affermando di aver trovato in lei una "donna coraggiosa" per aver denunciato "l'umiliazione perenne delle donne sul web e nella vita quotidiana". 
Anche il Movimento 5 Stelle, attraverso il capogruppo alla Camera Roberta Lombardi ha dichiarato la sua condanna verso l'episodio di violenza morale: "Massima solidarietà alla presidente Boldrini per le minacce sul web. Le ho subite anche io via posta ordinaria, ma non per questo chiedo una sua limitazione. Nonostante la violenza subita attraverso il web, crediamo fermamente nella libertà della rete e rifiutiamo qualsiasi sua limitazione".

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