Da un po' di tempo la stevia sta prendendo sempe più piede e la sua commercializzazione si diffonde a macchia d'olio incrementando il mercato dei dolcificanti.
La stevia è una pianta perenne che raggiunge il metro e mezzo di altezza.
E' conosciuta da secoli e nel Sud America è coltivata da anni per le sue proprietà dolcificanti e medicinali.
Il suo successo iprovviso è dovuto al fatto che le sue foglie una volta essiccate e macinate hanno un potere dolcificante maggiore 250 volte quello dello zucchero di barbabietola o di canna ma in compenso i principi attivi della pianta in questione non contiene calorie in quanto il corpo umano non ha il potere di metabolizzare i glucosidi.
Inoltre la Stevia se utilizzata in prodotti con lunga cottua come torte o creme non degenera come invece fanno altri dolcificanti artificiali come il più noto aspartame.
Non è così facile reperire dolcificanti a base di stevia puri ottenuti solo dalle foglie essiccate e macinate. molti siti commercializzano online capsule di vario genere contenenti i principi attivi della pianta ma spesso in questi composti vengono annessi altri edulcoranti come l’eritritolo, il fruttosio o il sucralosio.
La stevia spesso è stata messa in discussione sia sotto la spinta dei produttori dello zucchero tradizionale che da parte degli scettici che non si fidano fino in fondo delle sue proprietà benefiche a calorie zero.
La diceria che ha circolato fino a qualche anno fa considerava la stevia un contraccettivo e causa di infertilità nelle donne ma era solo una leggenda derivata dalla tradizione popolare brasiliana senza alcun fondamento scientifico alle spalle a sostenerla.
L'utilizzo della pianta in passato è stato ostacolato in Europa e negli Stati Uniti dato che alcuni suoi componenti come lo steviolo e lo stevioside, in base alle dosi testate, erano considerati genotossici.
Anni dopo la Food and Drug Administration permise l'uso solamente come integratore dietetico e solo nel 2010 la stevia è stata riconosciuta come additivo alimentare a tutti gli effetti.
Attualmente in Europa per lo steviolo è stata recepita la classificazione americana di “additivo alimentare” mentre la pianta viene classificata come erba al pari di camomilla e malva.
E' provato che le foglie di stevia non danno alcuna dipendenza come invece accade per altri dolcificanti di sintesi e può essere assunta senza alcun problema dai diabetici cronici senza causare acutizzazioni della malattia.
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