Nonostante i tempi siano cambiati, le famiglie reali fanno sempre sognare e volare con la fantasia. Una delle più inossidabili è quella inglese, che non manca di riempire giornali e rotocalchi con le ultime novità che riguardano non tanto gli affari di stato, quanto più il loro tran tran quotidiano.
La notizia che circola in questi giorni, e che ha messo in fermento tutti gli appassionati di gossip principesco, è che la giovane coppia composta da William, futuro re d'Inghilterra (per quanto secondo in linea di successione dopo il padre Carlo) e dalla sua dolce mogliettina Kate abbia infine deciso sul nome di chi sarà la loro governante.
L'aspetto più curioso di un'informazione che, diciamoci la verità, potrebbe anche non cambiarci la vita, è che si tratta di un'italiana.
La fortunata prescelta si chiama Antonella Fresolone ed ha 42 anni, e probabilmente è riuscita a sbaragliare la concorrenza grazie al fatto che è già al servizio di Sua Maestà da tredici anni, essendo stata impiegata tra i domestici di Buckingham Palace. E non solo, pare si sia sempre contraddistinta per la sua infaticabile solerzia nello svolgere i compiti affidatile, e per la sua perfetta conoscenza dell'etichetta di corte, il che non guasta.
D'altro canto l'annuncio pubblicato dai principi, e apparso sul sito ufficiale di palazzo qualche mese fa, parlava chiaro: la persona desiderata per essere al loro servizio presso la magione di Kensington Palace doveva essere caratterizzata da "lealtà, discrezione e affidabilità" oltre che "flessibilità e attenzione ai dettagli". Non bisogna dimenticare che per un buon governante "reale" infatti il dinamismo è importante, ma ancor più la fedeltà, visto il timore di fughe di notizie che possano essere diffuse dal personale di servizio.
Il tutto per uno stipendio annuo di 23 mila sterline, retribuite su un orario di 37 ore settimanali. Nel pacchetto, è inclusa la cura del cane della coppia regale, ma non quella del futuro principino che sta per nascere, per il quale verranno assunte una "nanny" ed anche, novità introdotta dalla principessa Kate, una istitutrice italiana.
Sembra proprio quindi che l'inventiva e l'infaticabilità italiane siano molto apprezzate in suolo britannico, quanto meno nei palazzi reali: sarebbe bello venissero parimenti apprezzate e sfruttare in suolo nostrano!
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