Saturday, April 27, 2013

Il patto di stabilità e la crisi economica mettono a rischio anche i Comuni.


Oggi, moltissimi Comuni, si arrabbattano tutti i giorni in quella che sta diventando una vera e propria missione impossibile: far quadrare i conti cercando allo stesso modo di chiudere i buchi delle strade , garantire molti servizi e soprattutto rispondere in qualche modo all'emergenza di famiglie e anziani che non arrivano alla fine del mese, che rischiano di trovarsi senza luce e riscaldamento perchè non hanno pagato le bollette.
Con il pericolo, che si sta ogni giorno più reale, di non riuscire a rientrare in quello che ormai è l'incubo di tutti i Comuni: il patto di stabilità.
Questo patto di stabilità è un meccanismo che dovrebbe garantire che i Comuni mantengano un equilibrio virtuoso fra le entrate, la spesa corrente, cioè gli stipendi, le bollette, il riscaldamento delle scuole ecc, e gli investimenti, per non rischiare di trovarsi eccessivamente indebitati.
Peccato però che negli anni si sia trasformato in un meccanismo capestro, che fa pesare sui Comuni un indebitamento maturato altrove e impedisce di pagare i fornitori.
E in più c'è lo spettro della spending review del governo Monti che incombe: i Comuni hanno dovuto fare tagli per 90 mila euro.
Purtroppo i Comuni per risparmiare hanno ridotto all'indispensabile la manutenzione nelle scuole, le strade si asfaltano con il contagocce.
Ma tagli a parte, sta succedendo quello che mai era successo negli ultimi anni, e che riguarda gli uffici dei servizi sociali di qualsiasi Comune: la fila di famiglie "normali", italiane, che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a pagare il mutuo o l'affitto, che arrivano a domandare un aiuto per pagare le bollette, ed evitare di rimanere al buio o al freddo, che ti chiedono di segnalarle alla Caritas per ricevere i pacchi alimentari.
Ma in questo periodo anche i servizi sociali e la Caritas alzano bandiera bianca: le richieste sono troppe, e i soldi raccolti troppo pochi.
L'emergenza sociale è diventata una bomba innescata e se i Comuni non verranno messi in condizione di poter rispondere, scoppierà con conseguenze molto pesanti.
Perchè se la crisi non smetterà di mordere e non si fermerà il numero di persone che ogni giorno perdono il lavoro, ci sarà una vera guerra da parte del popolo italiano.

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