Tuesday, April 30, 2013

TFA speciali: a chi darà ascolto Maria Chiara Carrozza, il nuovo ministro dell'Istruzione?

Maria Chiara Carrozzaè il nuovo ministro dell'Istruzione, che dovrà subito confrontarsi con la questione in sospeso sui TFA speciali, i corsi di abilitazione per i quali non è previsto test di accesso e tirocinio.
Attualmente il testo si trova fermo alla Corte dei Conti e non è escluso che ci siano dei ritocchi ai decreti finora conosciuti (TFA speciali: dobbiamo aspettarci ancora modifiche?).
Nel frattempo le associazioni avanzano le loro richieste, non trovandosi d'accordo:
  • l’Associazione ADi ne chiede il ritiro,
  • il FLI la modifica dei requisiti, con l’inclusione dell’anno in corso e la revisione della prova di ingresso che, così come prospettata, potrebbe risultare penalizzante per il voto finale.


La richiesta dell'ADI
“ADi - 800 Docenti docenti universitari, suoi colleghi, hanno sottoscritto un appello sul sito dell’ADi per fermarlo. L’appello è stato scritto da una sua collega dell’università di PISA.
Sarebbe davvero un segnale di cambiamento: bloccare i condoni, garantire il merito e l’accesso all’insegnamento a una nuova generazione di docenti. Sarebbe sufficiente a qualificare tutto il suo ministero!
Onorevole Ministro, la scuola per migliorare ha bisogno di liberarsi della demagogia e della burocrazia. In ugual misura. Noi ci auguriamo che lei sappia guardarsi dall’una, mettendo nel cassetto slogan ammuffiti, e dall’altra “arieggiando” il Palazzo di Viale Trastevere.”

TFA speciali: a chi darà ascolto Maria Chiara Carrozza?
La replica del FLI
"Il neo Ministro Carrozza non ha avuto nemmeno il tempo di insediarsi che la citata Associazione di docenti ha gia provveduto a sottoporre alla sua attenzione il documento firmato da circa 800 docenti, universitari e non , inoltrato nei mesi scorsi all’ex Ministro Profumo. Legittimo il dissenso, ma meno comprensibile è l’accanimento contro una categoria di insegnanti che, da supplenti o incaricati, puntellano la scuola italiana da anni."
"E’, inoltre, opportuno ricordare - sottolineano - che il decreto di modifica al DM 249, disattendendo le indicazioni della VII Commissione della Camera, ha posto in essere una serie di esclusioni e di paletti che hanno reso ancora piu’ difficile e complicato l’accesso e il percorso stesso. Se ripensamenti vi dovranno essere, questi dovranno riguardare il requisito di accesso includendo l’anno in corso e un diverso peso del test che rischia di penalizzare in maniera eccessiva i partecipanti."

A chi darà retta il nuovo ministro?

Tfa speciali: cosa ne pensano i docenti

 
 

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