Saturday, April 27, 2013

GOVERNO: BERLUSCONI VUOLE GIOVANI E DONNE NELL'ESECUTIVO LETTA

Sono ormai molto lontani i giorni in cui Enrico Letta -il premier enfant prodigein pectore- diceva “Mai con Berlusconi, ha distrutto l'Italia, non andremo mai al governo con Berlusconi”.
Ma, in fondo, proprio così lontani quei giorni non erano.
Limitiamoci qui ad elencare senza alcun commento -tanto si commentano da sole- le dichiarazioni rilasciate ai media da Enrico Letta a partire dal 21 febbraio u.s.
Sarebbe cambiata la storia di questo Paese, se la legge sul conflitto d'interessi si fosse fatta prima, perché Berlusconiha usato in modo sempre scorretto il suo potere” (21.02.2013).
Nel dire no ad un governo con Berlusconi non dobbiamo avere alcuna ambiguità, mentre dobbiamo sfidare Grillosenza rincorrerlo” (6.3.2013).
Grande Coalizione? Fossimo in Germania e ci fosse la Merkel sarebbe la soluzione perfetta, purtroppo siamo in Italia e c'è Berlusconi, la vedo complicata” (8.3.2013).
L'agenda del PDLha un solo punto: la difesa di Berlusconi”(9.3.2013).
Non tenti la destra di rovesciare le cose e usare il monito del Presidente Napolitano a copertura delle proprie ingiustificabili manifestazioni sulle scalinate del Tribunale di Milano, pensi invece il PDL a riflettere sulle argomentazioni del Presidente della Repubblica e a rispettare i princìpi costituzionali di autonomia della Magistratura (12.3.2013).
Infine: “Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, possa nascere un governo Bersani-Berlusconi non ha senso, il governissimo come è stato fatto in Germania qui non ha senso” (8.4.2013).
Proprio un carneade della coerenza e dell'onestà intellettuale, Enrico Letta, si potrebbe dire né meglio né peggio di chi l'ha preceduto a Palazzo Chigi, se non fosse che questo signore da qualche giorno è diventato -per gran parte dei media- il nuovo “Salvatore della Patria”, quello che ha saputo zittire i “grillini” in diretta streaming, paragonandosi addirittura ad un più “alto” Salvatore quando -rivolto ai reprobi Crimi e Lombardi- disse lo “Riferite a Grillo che è vero che Dio è morto, ma dopo tre giorni è risorto” (!?!).
Ce la farà, oggi, il prode Enrico a formare finalmente questo (potremmo definirlo così) “governo della coerenza”?
L'impresentabile per eccellenza Silvio Berlusconi è rientrato dagli Stati Uniti ed ha riunito -ieri sera a Palazzo Grazioli- i suoi stati maggiori.
Dal vertice del PDL è scattato, sostanzialmente, il semaforo verde per la formazione dell'esecutivo presieduto da Letta, anzi -come dichiarato dal Cavaliere al Tgcom24- “Il barometro del governo è sul bello stabile”.
Quanto ai nodi legati a due Ministeri considerati strategici dal Popolo della Libertà, ovvero quelli di Economia e (guarda un po') Giustizia,Berlusconi ha gettato acqua sul fuoco “Non ci sono problemi veri, certamente non possiamo pretendere un accordo al 100%, però ho sentito i miei molto confortati e anche Brunetta era assolutamente ottimista sull'esito della trattativa”.
L'ex premier vuole puntare su un governo di Ministri giovani e, pare, l'abbia ribadito venerdì in una telefonata con lo stesso Letta, come da lui stesso dichiarato “Da parte del Presidente della Repubblica è giunto un richiamo a che il costituendo Esecutivo fosse costituito da giovani, con una nutrita presenza di donne, io se mi avessero chiamato mi sarei messo a disposizione”.
Come a dire: di fronte ad un Bunga Bunga governativo, non sarò certo io a tirarmi indietro.

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