Si tratta della terza edizione delle Olimpiadi di Italiano -progetto della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell'Istruzione- in collaborazione con la Farnesina, il Comune di Firenze, l'Accademia della Crusca, l'Associazione per la storia della lingua italiana, Radiotre Rai, l'Ufficio scolastico della regione Toscana e l'Ente nazionale Giovanni Boccaccio- in svolgimento a Firenze sotto la guida operativa del professor Paolo Corbucci del Ministero dell'Istruzione.
La “gara” è costituita da due sezioni: il primo biennio e il triennio conclusivo della scuola secondaria superiore in Italia, più le scuole italiane all'estero.
Sono stati ben 12000 i ragazzi inizialmente i gara tra licei ed istituti tecnici-professionali, provenienti da ogni angolo della nostra penisola, oltre che da scuole italiane all'estero fra cui Casablanca, New York, Teheran, Barcellona, Madrid, Parigi, Tunisi, il Cairo, Losanna, Lagos, Bogotà.
I ragazzi hanno dovuto superare due ordini di selezioni: gare d'Istituto e semifinali provinciali e interprovinciali.
Entrambe le proveselettive si sono svolte, per la prima volta, direttamente onlineutilizzando una piattaforma creata appositamente.
I ragazzi? Tutti svegli e molto motivati.
Ecco alcune dichiarazioni raccolte fra di loro: “L'italiano è una delle più belle lingue del mondo, ha una musicalità straordinaria che altre non hanno”- dice Davide Fiamozzi di Trento- cui fa eco Letizia Orlando di Matera “L'italiano fa parte del nostro patrimonio culturale, va studiato e tutelato; spesso in TV sento gli errori linguistici dei politici e dei personaggi famosi, mi irritano molto”, ed infine Gioia Cafone da Verbania “Ho imparato a leggere e scrivere a 4 anni con le favole, alla gara mi hanno iscritto i miei compagni di classe per farmi una sorpresa; preferisco un buon libro alla TV, leggere mi fa emozionare”.
Di fronte a questi ragazzi il linguista Luca Serianni mostra tutta la sua felicità, pur non ritenendosi stupito “Tanto entusiasmo smentisce il luogo comune, la preoccupazione del degrado dell'italiano fra i giovani per colpa di Facebook e degli sms; i ragazzi migliori li usano come strumento ma senza rinunciare all'amore ed allo studio della lingua attraverso i canali tradizionali”.
Anche la Presidente dell'Accademia della Crusca, Nicoletta Maraschio, è soddisfattissima “Il compito della scuola resta comunque importantissimo, l'italiano è un insieme di varietà diverse, come dice Tullio de Mauro, occorre abituare i giovani a muoversi con sicurezza in uno spazio linguistico sempre più complesso, per via delle esigenze settoriali: la politica ha una sua lingua, i ragazzi hanno la loro, il lavoro ne ha un'altra ancora e, a tutto ciò, va aggiunta la nuova necessità del multiliguismo, derivata dal fenomeno della massiccia immigrazione di questi anni”.
Certo, in questo caso parliamo di giovani che navigano con disinvoltura per i mari dell'ortografia, della morfologia e della sintassi, che superano senza difficoltà i trabocchetti del lessico e della testualità.
Sono i sessantaquattro finalisti fra i quali oggi alle 18.00 - Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio- verranno proclamati i vincitori di questa terza edizione delle Olimpiadi di Italiano.
I premi? Per chi vive in Italia stage di una settimana a Barcellona, Madrid, Parigi, Casablanca o Saarland, per chi vive all'estero un soggiorno di studio a Firenze, all'Accademia della Crusca.
Nel pomeriggio di ieri, infine, non solo studio: si è svolto, sempre presso i locali dell'Accademia della Crusca, un graditissimo incontro con il noto cantautore Roberto Vecchioni, ottimo insegnante e scrittore molto amato.
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