Questa è l'incredibile storia di Skippy, un chihuahua dal pelo marroncino e dalle dimensioni di una borsetta da passeggio. La sua padrona è una ricca americana ottantenne che da anni, durante i mesi estivi, soggiorna in una lussuosa villa al Lido di Venezia: la signora è molto conosciuta nella zona, come pure l'inseparabile cagnolino. Il problema è che la crisi economica sembra aver influenzato pesantemente anche le sue risorse così che da tempo non paga più l’affitto. Gli arretrati da corrispondere sarebbero saliti fino a 200 mila euro.
Sembra che alla vecchietta non sia rimasto che Skippy. Ecco, perciò, l'origine della clamorosa vicenda: il tribunale, in attesa che il titolare della villa rientri degli affitti non pagati, ha pensato, come risarcimento, al chihuahua, soprattutto perchè il cagnolino può vantare un pedigree di tutto rispetto, avendo vinto numerosi premi di bellezza di qua e di là dell’Atlantico.
Ora Skippy e la sua padrona sono tornati negli Stati Uniti, ma la questione giudiziaria non è affatto chiusa. Prima di lasciare il nostro Paese, la signora si era opposta fermamente al provvedimento del tribunale e, per sospendere almeno provvisoriamente il tentativo di sottrarle il suo amato cagnolino, è riuscita a pagare un acconto di duemila euro.
Restiamo in attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda che davvero rischia di assumere dei toni grotteschi: sembra, infatti, che nulla potrebbe impedire alla giustizia italiana di poter includere Skippy tra i "beni" pignorabili proprio per il "valore commerciale" dell'animale.
Il problema è che il valore "affettivo", quello non ha prezzo e troppo spesso si sottovaluta l'enorme valore dell' amore per un animale.
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