Saturday, April 27, 2013

E' NATO IL NUOVO GOVERNO DI ENRICO LETTA: ECCO I NOMI DEI MINISTRI, LE SORPRESE E LE ESCLUSIONI

Il nuovo Governo italiano è nato pochi minuti fa: il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha accettato senza riserve l'incarico propostogli dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e dopo aver mostrato "Gratitudine al Presidente della Repubblica per l''incarico ricevuto" e aver sottolineato "il ringiovanimento complessivo della compagine di Governo", il neo primo ministro ha annunciato i nomi dei Ministri prescelti.

Ecco l'elenco nel dettaglio:

Interni e Vicepremier- Angelino Alfano
Difesa - Mario Mauro
Esteri - Emma Bonino
Giustizia - Anna Maria Cancellieri
Economia - Fabrizio Saccomanni
Riforme istituzionali - Gaetano Quagliariello
Sviluppo - Flavio Zanonato
Infrastrutture - Maurizio Lupi
Poliche Agricole - Nunzia Di Girolamo
Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza
Salute - Beatrice Lorenzin
Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini
Ambiente - Andrea Orlando
Beni culturali e Turismo- Massimo Brai
Coesione territoriale - Carlo Trigilia
Politiche comunitarie - Anna Maria Bernini
Affari regionali, sport e turismo - Graziano Delrio
Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem
Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini
Integrazione - Cecile Kyenge
Pubblica Amministrazione- Giampiero D'Alia

Destano particolare sorpresa le eccellenti esclusioni di Giuliano Amato, di Renato Brunetta, di Maria Stella Gelmini e di Corrado Passera

Dopo la lettura dei nomi, il presidente della Repubblica ha voluto fare un breve commento sul Governo appena nato con queste dichiarazioni: "Innanzitutto non c'è bisogno di alcuna formula speciale per definire la natura di questo governo. È un governo politico formato nella cornice istituzionale e secondo la prassi della nostra democrazia parlamentare. È un governo nato dall'intesa delle forze politiche che insieme garantiranno la fiducia nelle due Camere. Era ed è l'unico governo possibile in un momento in cui non si poteva più aspettare oltre per le sorti del nostro Paese».

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