Saturday, April 27, 2013

Parkinson: arriva una nuova tecnica.


Si chiama "stimolazione meccanica del piede", ed è l'ultima tecnica di riabilitazione per aiutare i malati di Parkinson, che sono 250 mila in Italia, a muoversi e camminare.
Questa fisioterapia, abbinata all'imprenscindibile terapia farmacologica, può fare moltissimo, anche nei casi più gravi, quando il morbo condanna all'immobilità.
L'innovativa tecnica di riabilitazione motoria, messa a punto da un gruppo di ricerca svizzero, consiste nella stimolazione del sistema nervoso periferico in specifiche aree dei piedi, attraverso impulsi meccanici.
Non è chiaro come e perchè funzioni, però i dati preliminari sembrano incoraggiabili.
Il Tapis ruolant, stivali robotizzati o bustini sensoriali aiutano a migliorare l'equilibrio, la deambulazione, la postura: è come se i pazienti reimparassero a compiere quei movimenti, fondamentali per tutte le azioni quotidiane che compiamo senza rifletterci.
Per cause non ancora chiare, la malattia aggredisce le cellule, in una piccola zona del cervello, specializzate nella produzione di dopamina, un messaggero chimico senza il quale "salta" la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli.
Le conseguenze della graduale ha inesorabile riduzione di dopamina sono evidenti: lentezza nei movimenti, tremore alle mani, rigidità del collo, del tronco e degli arti.
La grande sfida è fermare questo processo degenerativo: non ci sono ancora arrivati, ma la ricerca progredisce.
Sul fronte farmacologico, sono in studio molecole migliori rispetto a quelle in uso, che sostituiscono o mirano l'azione della dopamina.
Stanno cercando nuove strategie d'attacco.
Sperano molto, per esempio, dalla terapia genica, che prometterebbe di trasferire ai neuroni il "codice" per produrre dopamina.
Prima intervengono e meglio è: l'esordio del Parkinson avviene circa sei anni prima della comparsa dei sintomi motori.
Il ministero della Salute ha avviato un ampio studio sui pazienti, per valutare se semplici esami come l'elettrocardiogramma e il test olfattivo, riescono a identificare i soggetti a rischio, anni prima della comparsa della malattia.
I sintomi sono la depressione, la diminuzione dell'odorato, l'agitazione nel sonno, la stipsi, e l'alterazioni cardiache sono i primi campanelli d'allarme della malattia di Parkinson.
Quindi fate attenzione e chiedete consigli agli esperti.

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