Deciso "no" ad Enrico Letta da parte del Movimento Cinque Stelle che, dunque, si schiera ufficialmente all'opposizione.
Il neo Presidente del Consiglio incaricato è stato bocciato dagli esponenti del partito di Beppe Grillo non ritenendo il vicesegretario nazionale del PD, la scelta adatta per il bene del Paese.
Mentre il 43% degli italiani, secondo un sondaggio, hanno invece espresso il loro parere favorevole per il tentativo di questo nuovo governo, i "grillini" hanno espresso tutto il loro disappunto sulla nuova fase politica che sta per iniziare.
«I Letta sono tutti una famiglia» denuncia Beppe Grillo alludendo allo zio del neopremier, fedele braccio destro di Silvio Berlusconi. Il leader del M5S "profetizza" sul destino dell'Italia nel prossimo autunno: "A Roma si stanno dividendo le ossa e le poltrone della Seconda Repubblica. Nel frattempo l’economia non aspetta, ogni minuto chiude un’impresa.Questo autunno potremmo raggiungere il punto di non ritorno» scrive in un post intitolato «O si aiutano le piccole e medie imprese o si muore».
Il deputato Walter Rizzetto invece parla di inevitabile "inciucio": «Letta o Giuliano Amato sono sullo stesso piano» mentre Alfonso Bonafede precisa "«Letta è solo più giovane e con un’immagine più “potabile”: ma ora voglio vedere quanti “potabili” riusciranno a essere suoi ministri».
Intanto, un gruppo di pirati informatici, che si è definito “Gli hacker del Pd”, ha annunciato in un sito e in un video di essere riuscito ad entrare nelle caselle di posta elettronica di deputati e senatori come forma di pressione su Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, accusati di «manipolare il movimento per il loro guadagno personale».
A questo proposito, il Movimento Cinque Stelle, pur condannando l'episodio di "hackeraggio", precisa: «Non abbiamo nulla da nascondere».

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