E' stata una giornata, quella odierna, che passerà certamente alla storia per lo Stato Usa del Maryland.
Martin O' Malley, il Governatore democratico dello stato americano che confina con Washington, ha infatti siglato oggi il provvedimento che commuta la condanna capitale in quella del carcere a vita.
Il Maryland diviene così il diciottesimo stato sui cinquanta a stelle e strisce ad abolire la pena di morte, subito dopo quanto fatto dal Connecticut con un simile provvedimento e, prima ancora, -dal 2007 ad oggi- il New Jersey, il New Mexico, lo stato di New York e l'Illinois.
E ciò da quando la Corte Suprema, nel 1976, aveva ripristinato la pena capitale.
Non si è fatto attendere il sostegno espresso dal capo della politica estera dell'Unione Europea, Catherine Ashton “La misura adottata dal Maryland”-ha dichiarato quest'ultima- “deve servire di incoraggiamento agli altri stati a fare altrettanto”.
Il voto parlamentare sulla questione arrivò già nello scorso mese di marzo, segnando una svolta che potremmo definire epocale: da queste parti, infatti, il boia operava addirittura dal 1638, mentre l'ultima esecuzione capitale fu eseguita nel 2005.
Attualmente sono cinque i detenuti nel braccio della morte nelle carceri dello stato e, pur se la legge promulgata oggi non ha effetto retroattivo, sono in molti a ritenere che con ogni probabilità il governatore O' Malley convertirà la loro condanna in ergastolo.
Durante il suo discorso tenuto di fronte al Parlamento lo scorso marzo, O' Malley, suo forte oppositore, ebbe a dire che “La pena di morte non funziona, non rappresenta assolutamente un deterrente, costa alla comunità tre volte tanto che un ergastolo e non può essere somministrata senza rimanere esenti dal rischio di esercitare un pregiudizio razziale”.
Nel prendere la propria decisione il Parlamento del Maryland non ha avuto alcun timore di mostrarsi impopolare: il 60% dei residenti -secondo quanto emerso da un sondaggio- sostiene l'efficacia della pena di morte, mentre solo il 38% ne ritiene giusta l'abolizione.
In questo caso si può tranquillamente affermare che in democrazia ciò che pensa una maggioranza non è per forza la cosa più giusta da fare, anche a costo di perdere consensi elettorali.
L'arcidiocesi di Baltimora, riferisce la stampa locale, festeggerà l'evento tenendo accese per tutta la notte le luci nella Basilica dell'Assunzione.
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