Tuesday, April 23, 2013

Lo scandalo delle multe: articolo 126 bis.

C’è una disgraziata legge nel Codice della Strada che sta combinando guai agli automobilisti, è l'articolo 126 bis, nel dettaglio riguarda la sanzione alternativa, che ammonta a 250 euro, che viene corrisposta al posto della perdita dei punti sulla patente.
Ci sono Comuni che ne traggono vergognosi vantaggi economici, bisogna infatti comunicare i dati della patente di chi guidava al momento dell'inflazione, altrimenti si incombe nella sanzione, che diciamolo è molto onerosa.
articolo 126 bis
L'articolo è stato introdotto nel 2005 e si è rilevato un vero pozzo di San Patrizio per i Comuni, infatti i punti non giovano a nessuno, perderli o acquistarli è qualcosa che non si vede e non si sente, sono solo numeri in mano alla motorizzazione, mentre la sanzione di 250 euro, è una manna dal cielo e altroché se si vede e si sente. 
Ok ma dove è lo scandalo? Lo scandalo sta nell'uso che certi Comuni fanno dell'articolo 126 bis, infatti molti di essi non comunicano affatto che bisogna comunicare i dati, tramite un modulo, di chi guidava al momento dell'inflazione entro i 60 giorni previsti, non solo, non comunicano neanche che l'amministrazione locale ha tempo 90 giorni per ricorrere al famoso articolo 126 bis.
Morale della storia: voi non compilate il modulo perché ne ignorate l'esistenza, scadono i 60 giorni ed entra in vigore il 126 bis, che tramuta i punti che avreste perso in soldi per il Comune, il quale però a 90 giorni di tempo per notificare tale cartella risarcitoria, ma anche questo voi non lo sapete, perché non vi è stato comunicato, quindi potreste ritrovarvi a pagare una sanzione che risale a un'inflazione di tre anni fa, senza sapere che in realtà non dovreste pagarla, perché ormai sarebbe prescritta.
Tutto questo alla maggior parte degli automobilisti è sconosciuto,
 Fatto sta che oggi sono oltre 80 le infrazioni che comportano la sottrazione di punti. Tanto per fare qualche esempio: la sosta in zona gialla (fermata bus, spazio per disabili o per taxi) comporta 2 punti; la sosta sulla carreggiata nelle ore notturne senza accendere le luci = 1 punto; i bagagli mal sistemati sul tetto = 1 punto. In parole povere, tranne la semplice sosta vietata, tutte le altre comportano il ritiro di almeno un punto. E quindi l’autodenuncia con i dati della patente. Oppure la mega-sanzione. Che, dagli iniziali 250 euro, con l’aggiornamento biennale del 5,4% scattato a gennaio, è oggi salita a 284. Ai quali va aggiunta una perfida cresta, giustificata come “spese di spedizione”, che in alcuni casi sfiora i 20 euro. Morale, dimenticare in buona fede di riempire il modulo costa un botto.
Ma, ironia della sorte, è proprio quello che i Comuni sperano, anzi ci contano e arrivanopersino a modificare la data dell'inflazione pur di intascare il bottino.
Quindi quando vi arriva la famosa cartella dei punti sottratti, andate subito al comando del vostro Comune e comunicate i dati della patente di chi guidava, allegate la fotocopia della patente stessa, in modo tale, che toglieranno i punti dalla patente e a voi resteranno oltre 250 euro in tasca.

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