La polizia continua a ribadire la tesi che i due fratelli attentatori abbiano agito da soli, aggiungendo ora un particolare da far accapponare la pelle: avrebbero imparato a costruire gli ordigni “scaricando” le istruzioni da internet.
Una tesi, questa, che ha lasciato perplesso più di un esperto.
Infatti se è pur vero che sul web possiamo trovare di tutto ed anche di più, comprese le “formule” e le “istruzioni” per confezionare delle bombe, è altrettanto vero che sono incomplete ed alcune anche sbagliate, proprio per ostacolare il compito dei terroristi fai-da-te.
Alcuni osservatori,invece, sostengono la tesi secondo cui Tamerlan -il terrorista ucciso- abbia avuto dei contatti con qualcuno ben addestrato che gli ha fornito le tecniche corrette per mettere a punto gli ordigni.
Potrebbe trattarsi di un personaggio residente sul territorio americano, oppure incontrato da Tamerlan durante il suo soggiorno del Caucaso, avvenuto nel corso del 2012.
La polizia si è spinta a fornire anche un movente per l'attentato, secondo cui i fratelli avrebbero agito per “motivi religiosi”, ossia per un atto di Jihad individuale.
Si ha quasi l'impressione che le autorità volessero circoscrivere l'episodio al territorio di Boston.
Allo stesso modo anche l'affermazione che “i due terroristi hanno agito da soli” potrebbe rappresentare un diversivo per non mettere sul chi va là altri personaggi coinvolti.
Intanto nella giornata di ieri Dzhokhar ha risposto, con brevi cenni della mano e bigliettini scritti, alle domande del magistrato che si occupa dell'indagine.
Il giovane americano di origine cecena avrebbe assicurato che, oltre a lui ed al fratello, nessun altro faceva parte di questa micro-cellula terroristica.
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| Tamerlan Tsarnaev |
L'Fbi ora dovrà stabilire se il ragazzo sia credibile, anche se i dubbi non mancano.
Infine, c'è sempre il mistero irrisolto del triplice omicidio avvenuto sempre a Boston. nella notte fra l'11 e il 12 settembre 2011.
Tra le vittime, tutte giovani, c'era anche il miglior amico di Tamerlan, ora le autorità hanno deciso di riaprire il caso.
Il terrorista, rimasto ucciso venerdì scorso nello scontro a fuoco con la polizia, non era mai stato considerato in precedenza un sospettato dalla polizia, ma qualcuno che conosceva la cerchia dei suoi amici non avrebbe escluso un suo possibile coinvolgimento.
A ciò si aggiunge la coincidenza della data in cui avvennero gli omicidi, ovvero quella del decimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle.
Potrebbe trattarsi si semplici coincidenze ma, alla luce di quanto accaduto lunedì scorso alla maratona di Boston, ogni piccola tessera di quel puzzle che sembra essere la vita dello scomparso Tamerlan, è destinata ad essere rivista.

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