Friday, May 3, 2013

Un esperimento sceintifico diventa un nano-film: "A Boy and His Atom"

Le tecnologie avanzano sempre più velocemente, e uno dei campi in cui ne possiamo avere più immediata percezione è sicuramente quello cinematografico. L'evolversi delle modalità di ripresa, grazie al supporto del digitale, e le possibilità nel campo degli effetti speciali, consentite dalla computer grafica, rendono al giorno d'oggi possibili cose un tempo impensabili.
Il film di cui si parla rappresenta a suo modo una rivoluzione, anche se a vederlo di certo non si direbbe: anzi, con le semplici musiche suonate al pianoforte di sottofondo, la grafica stilizzata, e la storia esilissima, farebbe pensare più ad una pellicola dei fratelli Lumiere che ad un prodotto dell'industria cinematografica del ventunesimo secolo.
Ma in effetti, questo film, che si intitola "A Boy and His Atom", non è esattamente un prodotto cinematografico: lo si potrebbe definire più convenientemente un esperimento scientifico.
In sostanza, si tratta di un filmato che dura più o meno un minuto e che, usando la tecnica dello stop motion, riprende il modo in cui alcune molecole di monossido di carbonio si spostano su una superficie di rame
Le riprese sono state effettuate da alcuni tecnici della IBM e subito messe in rete, grazie anche all'ausilio del canale YouTube. Per realizzarle, si è utilizzato un sofisticato microscopio adatto a muovere gli atomi in determinate direzioni: i circa 242 fotogrammi realizzati sono stati poi montati come in una sorta di affascinante "cartone animato atomico".
Lo scopo degli studiosi è di far percepire le potenzialità che l'organizzazione di dati a livello atomico può fornire: in sostanza, sempre più informazioni in uno spazio sempre più piccolo. E inoltre, è anche quello di affascinare con la scienza molecolare sempre più giovani, in modo da poter reclutare nuove giovani menti alla ricerca.
Il risultato, in ogni caso, affascinante lo è: il "nano-film", come è stato definito, ha totalizzato più di un milione e duecentomila visioni in solo 48 ore di messa on line. 
Non male, per un esperimento scientifico!

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