Dopo un’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato sono state arrestate 87 persone in tutt’Italia e precisamente 49 a Fiumicino e altre 37 nel resto della nazione accusati di essere i responsabili di decine di furti nei bagagli da stiva dei passeggeri.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme sotto la supervisione di Antonio del Greco, direttore della V zona di Polizia di Frontiera.
Per completare questa operazione sono stati impiegati una moltitudine di agenti di Polizia che hanno dato esecuzione ai provvedimenti restrittivi disposti dall’Autorità Giudiziaria.
La Polizia di Frontiera del Leonardo da Vinci dichiara si è espressa in merito nei seguenti termini: “In particolare sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari 19 dipendenti Alitalia addetti alle operazioni di handling, mentre per gli altri 30 operai, sempre addetti al carico/scarico bagagli, e' stata notificata la misura cautelare dell'obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
"Misure, queste - viene spiegato - predisposte al fine di evitare la reiterazione dei reati contestati, ovvero i delitti di tentato furto e furto consumato aggravati, nonché di danneggiamento, commessi in danno degli ignari clienti della compagnia di bandiera".
Tutto ciò è stato possibile grazie alla stretta collaborazione di Alitalia con la Polizia di Frontiera permettendo in tal modo alla magistratura inquirente di emettere i provvedimenti restrittivi necessari.
La tratta Roma Fiumicino- Lamezia Terme era la tratta più colpita dai furti che in un secondo momento si sono diffusi su larga scala anche ad altri scali nazionali più o meno grandi.
Il CODACONS grida allo scandalo: "E' vergognoso che dopo lo scandalo verificatosi nel 2002, a oltre dieci anni di distanza, non sia stata ancora fatta pulizia e che non siano stati ancora predisposti strumenti idonei ad impedire questi furti".
Infatti, già dal 2002 il Codacons aveva chiesto di fare degli accertamenti dopo una serie di furti accaduti nei bagagli in deposito all’aeroporto milanese di Malpensa. Secondo il CODACONS anche Alitalia come datore di lavoro è responsabile di questi furti ai sensi dell’art. 2.049 del codice civile per danni arrecati dal fatto illecito commessi dai lavoratori nell'esercizio delle incombenza a cui sono adibiti".
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