Saturday, May 4, 2013

Cellule staminali: il mondo intero contro l'Italia e la Stamina Foundation

Sono ben 13 gli esperti internazionali che si occupano di cellule staminali a mettere sotto accusa l'Italia in una lettera, dove definiscono il decreto legislativo del 10 aprile 2013"un attacco alle regole" base della ricerca medica.
Questa non è la prima reazione da parte della comunità scientifica al decreto sulle staminali italiano. Già si era parlato dell'attacco del  del premio Nobel a Baduzzi.

La lettera con l'accusa di “uso indiscriminato di protocolli di cura non approvati né sperimentati" è stata pubblicata su 'Embo Journal', rivista del gruppo Nature.

La vicenda Stamina continua a far parlare di se, e non solo nel nostro Paese. Per una volta che il governo ha seguito la voce del popolo, ecco che il mondo intero protesta... ha quasi dell'assurdo.

Cellule staminali: il mondo intero contro l'Italia e la Stamina Foundation
Perché tanto accanimento?
A spiegare perché la comunità scientifica abbia preso questa posizione è Paolo Bianco, uno dei firmatari della lettera nonché professore di Patologia alla Sapienza di Roma.

Ecco cosa dice:
"Le cellule staminali possono offrire opportunità senza precedenti per sviluppare nuove cure verso molte malattie ad oggi inguaribili. Ma ci vorrà tempo. Ad ogni modo, solo una scienza rigorosa e dei severi controlli possono assicurare che ciò che scopre la scienza diventi una terapia sicura ed efficace".

Secondo lui, utilizzare i protocolli della Stamina Foundation, di cui finora non è stata ancora dimostrata l'efficacia, porterebbe "ad un pericoloso precedente per i pazienti che cercherebbero di essere trattati con altre terapie a base di staminali in Europa o in altri Paesi".

Opinione ancora più rigida è quella di Elena Cattaneo, direttrice del centro di ricerca sulle cellule staminali dell'Università degli Studi di Milano, che dice senza mezzi termini che "i trattamenti basati su metodi irrazionali e non verificati, che non siano stati validati o documentati scientificamente, non dovrebbero raggiungere i pazienti. Prevenire che accada è una specifica responsabilità delle autorità competenti in materia di salute e di ogni governo, che devono anche assicurarsi di non illudere i pazienti. I malati possono essere danneggiati o addirittura uccisi da cure che non si siano dimostrate totalmente sicure ed efficaci con trial clinici rigorosi. L'uso di medicine che non abbiano seguito gli standard più alti possibili è un comportamento irresponsabile". 

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