Sunday, May 5, 2013

VENEZUELA | USA: PRESIDENTE MADURO DEFINISCE OBAMA “GRANDE CAPO DEI DIAVOLI”

Il Presidente americano Barack Obama, reduce da una visita in Messico e America centrale, l'ha definita “un'accusa ridicola”, riferendosi all'espressione usata in un discorso pubblico dal e neo Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro.
Il successore di Hugo Chavez aveva così definito il Capo degli Stati Uniti “il grande capo dei diavoli”, in riferimento al fatto che Obama non aveva riconosciuto la sua vittoria elettorale, avvenuta nelle contestate consultazioni elettorali dello scorso 14 aprile.
Maduro, tuttora peraltro contestatissimo anche dall'opposizione interna, nel suo discorso d'insediamento si è espresso in questo modo “Siamo qui per difendere le nostre istituzioni, la pace, la democrazia e il popolo del Venezuela, e non ci inginocchieremo di fronte a nessuno, nemmeno di fronte al grande capo dei diavoli: Obama”.
Nel frattempo, fra i due Paesi è in corso uno scontro diplomatico circa la detenzione in Venezuela di Timoty Hallet Tracy, un documentarista americano accusato di essere una spia al soldo di Washington.
Parlando ai microfoni della televisione americana in lingua spagnola Telemundo, il Presidente Obama, respingendo al mittente l'accusa di aver voluto interferire nelle elezioni venezuelane, ha spiegato che “L'idea che questa persona sia una sorta di spia è del tutto infondata” assicurando che il suo governo“tratterà il caso come tutti quelli in cui cittadini americani hanno a che fare con la giustizia di paesi stranieri”.
Tim Tracy, regista americano di 35 anni, è accusato dalle autorità venezuelane di aver finanziato i disordini avvenuti a Caracas fra il 14 e il 16 aprile, subito dopo le elezioni presidenziali vinte dal “chavista” Nicolas Maduro.
In particolare, sempre secondo la polizia del Venezuela, Tracy avrebbe ricevuto denaro tramite una ong straniera e lo avrebbe utilizzato, anziché per scopi umanitari, per fomentare la “guerra civile”nel paese.
Non è proprio quello che si potrebbe definire un buon inizio, quello della Presidenza di Nicolas Maduro, soprattutto dopo il recente episodio della rissa avvenuta in parlamento fra gli esponenti della maggioranza e quelli dell'opposizione: ora questa nuova “grana diplomatica” con gli Stati Uniti che rischia seriamente di peggiorare, se ce ne fosse bisogno, i già non idilliaci rapporti fra i rispettivi governi.

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