Gli italiani incassano l'ennesima provocazione che dà lo stesso effetto di uno schiaffo in viso. Questa volta, la frase che ha dato veramente fastidio a tutti coloro che lottano ogni giorno per guadagnarsi il pane quotidiano e che fanno sacrifici per ritagliarsi la propria dignità, è stata pronunciata dall'ex ministro Renato Brunetta, intervenuto su Raiuno come ospite del pomeriggio domenicale, nella trasmissione "L'Arena" di Massimo Giletti.
«In Italia chi vuole lavorare lavora». Così ha risposto, infatti, il deputato Pdl rispondendo ad una domanda sulla crisi fattagli dal conduttore e commentando i nuovi e drammatici dati sulla disoccupazione in Italia resi noti dall'Istat.
Poi Brunetta continua nella sua provocazione: «Non è vero che in Italia non c'è lavoro: chi vuole un posto lo trova. Ai mercati generali cercano scaricatori, ma nessuno vuole alzarsi alle 5 di mattina», ha dichiarato. Ovvio che parole come queste hanno provocato indignazione, tant'è vero che sono immediatamente partiti i commenti (anche pesanti) di tutti coloro che hanno voluto dimostrare la propria rabbia e frustrazione.
I dati che l'Istat ha appena pubblicato sulla disoccupazione in Italia sono inquietanti: secondo l'istituto di statistica, nel 2012, ben 955mila famiglie hanno cercato lavoro (badate bene) con TUTTI i loro membri, una percentuale in rialzo del 32,3% rispetto all'anno precedente.
Inoltre, un sondaggio della Coldiretti ha appurato che l'anno scorso c'è stato un aumento del 9 per cento di famiglie che hanno domandato aiuti alimentari, con un totale di ben 3,7 milioni di persone che sono state assistite con pasti gratuiti nelle mense e pacchi di cibo.
E' proprio vero che chi non sa cosa vuol dire neppure lontanamente soffrire la fame, come il deputato Renato Brunetta, farebbe bene a soppesare meglio le parole....
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