Ore 6 del 25 aprile 2013. Sull'autostrada A-24 (arteria che collega le principali città abruzzesi e la capitale) all'altezza di Tornimparte (L’Aquila), un orso bruno marsicano è stato travolto e ucciso da una Golf bianca guidata da un uomo. Diversamente da come si potrebbe pensare in un giorno di festa, il conducente si recava sul posto di lavoro in direzione Roma di prima mattina, è rimasto illeso ma in stato di shock, comprensibile data la eccezionale gravità dell’accaduto. L’orso (un esemplare maschio di 3 anni del peso di oltre 120 chili) aveva invaso la carreggiata superando le recinzioni, tagliando la strada all'automobilista e del tutto ignaro della gravità della circostanza: il conducente ha inutilmente ha cercato di frenare e cambiare direzione.
In pochi minuti sono intervenute una pattuglia della Polizia stradale di Avezzano e il Corpo Forestale dello Stato, sono stati prestati i primi soccorsi all'automobilista ed è stato constatato il decesso dell’animale, la cui carcassa è stata affidata al servizio veterinario della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Sono stati avviati inoltre accertamenti per capire come l’orso abbia potuto scavalcare le recinzioni autostradali.
Un episodio (comunque eccezionale) che mette in evidenza da un lato i potenziali pericoli di una autostrada
molto importante per le comunicazioni nazionali e abruzzesi, dall'altro la necessità di una maggiore tutela dell’orso marsicano, quello travolto sulla A-24 era uno dei 40/50 esemplari presenti sull'Appennino, appartenenti a una specie unica al mondo, argomento molto delicato è quindi la salvaguardia della sua integrità.La vicenda ha colpito anche chi è intervenuto sul posto. Felice Donati, dirigente del Centro operativo autostradale dell’Aquila, ha rilasciato un amaro commento, da appassionato della natura: “Sono un appassionato di montagna, spesso sono in giro per i monti: quell'orso avrei voluto vederlo lì e non, morto, sulla mia autostrada”. “Un esemplare veramente bello, dal pelo morbido. Certo, un orso me lo sarei aspettato più grande, non sono un esperto, mi hanno riferito che era giovane: non aveva né radiotrasmittenti auricolari né radio collare” ha proseguito, ancora amareggiato. L’esemplare avrebbe probabilmente percorso molti chilometri, forse perché nella stagione degli amori.
Non è il primo episodio del genere nella stessa zona. Uno degli ultimi risale a una quindicina di anni (a conferma della eccezionalità dell’evento): nel tratto in salita della A-25 che conduce dalla Valle Peligna alla galleria di Cocullo, in direzione Roma, in tarda serata un camion investì e uccise un orso che probabilmente rientrava da una scorribanda nella fascia di protezione esterna al Parco Nazionale d’Abruzzo.
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