Sunday, May 5, 2013

La contraccezione permanente: la nuova tecnica. - La musicoterapia.


La scelta della contraccezione permanente è ottima quando il progetto di figli è realizzato e/o se ci sono controindicazioni assolute a una nuova gravidanza.
Il metodo più nuovo di contraccezione permanente, in realtà, in uso all'estero già dal 2002, consiste in una sterilizzazione per via isteroscopica: in pratica, il ginecologo di fiducia, dopo una blanda sedazione della donna, introduce nell'utero un piccolo strumento, cioè l'isteroscopio, che raggiunge i due punti in cui le tube si convettono col corpo uterino, e inietta dei micro-inserti che inducono la chioma del passaggio tra tube e utero.
Questa nuova tecnica offre una risposta contraccettiva permanente che non prevede ormoni, incisioni, bruciature nè possibili rischi legati a un'anestesia generale.
La sterilizzazione può essere eseguita in meno di 10 minuti da ginecologi certificati, abilitati a effettuarla.
Il test di conferma dell'efficacia, cioè che verifica se la chiusura del passaggio tra utero e tube sia perfetta, è un semplice esame radiografico e viene eseguito tre mesi dopo.
Periodo durante il quale è importante continuare a usare un metodo contraccettivo, diverso dalla spirale, per prevenire possibili gravidanze.
Ma le donne interessate alla contraccezione permanente si chiedono quali sono i vantaggi della sterilizzazione per via isteroscopica.
Questa sterilizzazione è efficace nel 99,74 per cento dei casi, come risulta dai sondaggi.
Può essere eseguita in ambito ambulatoriale, e quindi, nessun ricovero in ospedale, e la cosa importante è che non necessita di anestesia generale, ma viene fatta solo quella locale.
Le pazienti sottoposte alla sterilizzazione per via isteroscopia, possono riprendere le loro normali attività entro le 24 ore.
Poi, c'è un'altra cosa molto importante da sapere, che con questa contraccezione non comporta nessuna assoluzione di ormoni.
Invece sono tanti gli specialisti medici italiani che impiegano la musicoterapia sui propri pazienti.
A milano, sono in corso quattro sperimentazioni sulla Sla, sulla riabilitazione dopo un ictus, sulla malattia di Parkinson e poi sulle aree del cervello che si attivano quando vengono raggiunte dalla stimolazione musicale.
Cercano di capire se la relazione tra il paziente e il ricercatore attraverso il ricorso agli strumenti musicali possa produrre effetti specifici sul cervello.

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