Saturday, May 4, 2013

JUVENTUS, ANTONIO CONTE DICHIARAZIONI CHOC IN CONFERENZA STAMPA: CLAMOROSO ADDIO DOPO LO SCUDETTO?

Proprio alla vigilia della "festa scudetto" (Palermo permettendo...), l'allenatore della Juventus, Antonio Conte rilascia dichiarazioni "importanti" in merito al suo futuro che potrebbe essere anche lontano da Torino.
Già qualche mese, si era parlato di un insistente corteggiamento di Roman Abramovich, magnate russo proprietario del Chelsea, che aveva proposto al tecnico bianconero la panchina dei "Blues" al posto del sicuro partente Rafa Benitez.

C'è chi ha gridato per l'occasione allo scandalo o alla "bufala" clamorosa, visto che Conte era considerato (come oggi del resto) un intoccabile, dopo gli straordinari risultati ottenuti negli ultimi due anni. 
Andiamo per ordine, però. Durante la conferenza stampa di oggi, il tecnico leccese ha subito precisato che lo scudetto è frutto di un lavoro d'equipe e di collaborazione importante:
"Domenica dobbiamo vincere lo scudetto – ha esordito così in conferenza stampa - Ci si prospetta il traguardo e lo dobbiamo tagliare. È stata un’annata lunga, stancante per tanti punti di vista. E adesso dobbiamo completare l’opera, un percorso entusiasmante che ci vede in testa dalla prima giornata. Anzi, dall’anno scorso. È una cosa rara, abbiamo bruciato le tappe. È stato un gran lavoro da parte di tutti. Da Agnelli a Marotta passando ai ragazzi. Abbiamo fatto un lavoro incredibile per la celerità che ci ha visto già portare risultati. Abbiamo bruciato le tappe, secondo i nostri calcoli saremmo stati competitivi per lo scudetto nella prossima stagione”.

Poi il discorso si fa decisamente più serio, a tratti anche abbastanza enigmatico, come se l'allenatore della Juventus non se la sentisse di rivelare troppi particolari di un qualcosa che potrebbe "bollire in pentola":
Tutto quello che è accaduto in questi due anni è frutto della programmazione mia e della società. Non abbiamo lasciato niente al caso. Ma è giusto che ogni anno, a fine campionato, ci si sieda al tavolo e si valutino tutte le situazioni per cercare di capire cosa fare. Per rispetto dei tifosi, della società, dei calciatori e dell’allenatore. Sono normali situazioni che devono avvenire e ci permettono di programmare quello che accadrà l’anno venturo. L’anno prossimo sarà difficilissimo alzare l’asticella e sarà giusto capire quello che ci attende per il rispetto di tutti”.

Infine, la frase "bomba", quella che forse i tifosi juventini avrebbero preferito non ascoltare, quella che fa riferimento ad una sostanziale differenza tra la persona di Antonio Conte e il suo ruolo di professionista del calcio:
L’uomo Antonio Conte vuole restare alla Juventus. Poi c’è il professionista. E quello nel rispetto dei tifosi e della società deve avere chiara la situazione. Per il bene di tutti bisogna confrontarsi. Non ho mai pensato ai soldi, ho lasciato contratti importanti come a Bari dopo la promozione e a Bergamo. L’aspetto economico non conta niente. Per il resto c’è bisogno di programmare. Le stagioni non si programmano a gennaio o febbraio, è un’illusione. Abbiamo le idee chiare, ma dobbiamo confrontarci. Potrebbe anche esserci discordanza di vedute con la dirigenza. Non è mai successo, mi auguro che non sia questa la prima volta”.

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