Friday, April 26, 2013

Le ricette della televisione fanno male: grandi chef sotto accusa

Già precedentemente gli chef televisivi inglesi, e i piatti da loro preparati, erano stati messi sotto accusa, anche se non in maniera precisa e puntuale. 
Infatti, solo qualche mese fa il British Medical Journal aveva messo in guardia i consumatori dal fidarsi troppo ciecamente dei propri beniamini televisivi, perchè le ricette realizzate nei programmi a sfondo culinario spesso erano persino meno salutari dei piatti già pronti che si possono acquistare al supermercato.
Adesso l'accusa si fa più circostanziata, in quanto a portarla avanti è l'University of Coventry, che sul Food and Public Health Journal chiama direttamente in causa nomi come Gordon Ramsay, Jaimie Oliver e Nigella Lawson, che sono conduttori di famosi e seguitissimi show di cucina sulle reti britanniche. Afferma che i piatti da loro consigliati, e sopratutto gli ingredienti utilizzati, sono nocivi per la salute degli utenti, perchè aumentano il rischio di obesità e colesterolo, e conseguentemente quello di malattie cardiache.
Infatti la gran parte delle ricette non rispetterebbe le linee guida della Food Standards Agency, la quale da qualche tempo porta avanti una campagna per ridurre l'obesità, sempre più diffusa, tra i cittadini inglesi, indicando cibi e ingredienti che è bene evitare, o in quali quantitativi è consigliabile assumerli.
Su queste basi, risulta che il 92% dei cuochi televisivi propone almeno un piatto che ha una percentuale di acidi grassi saturi superiore a quella consentita; anche il sale supera spesso di gran lunga i 6 grammi giornalieri consigliati, e anche gli zuccheri abbondano in maniera inadeguata.
Insomma, dice Ricardo Chosta, il responsabile dello studio che ha accertato questi dati, sarebbe importante invece che questi personaggi pubblici, che tanto credito hanno tra le persone che li seguono fedelmente, aiutassero lo stato a diffondere una cultura del buon mangiare, piuttosto che propugnare un tipo di alimentazione poco salutare. 
Dall'altra parte però Annabel Karmel, noto volto televisivo esperto di cucina, sostiene che queste affermazioni dimostrano di sottovalutare la capacità critica dei telespettatori, i quali sono in grado da soli di bilanciare la propria dieta, e di scegliere cosa è più opportuno mangiare, o non mangiare.
Certo è che la televisione esercita una forte suggestione, e usarla per diffondere una cultura più sana ed equilibrata certo non sarebbe un male.

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