Il governo definito del "Presidente" dipende infatti interamente dal suo partito: il Popolo della Libertà. Potremmo dire anche che se l'obiettivo di Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, era combattere il berlusconismo, ha avuto l'effetto contrario.
Ieri infatti l'incontro della delegazione del Popolo della Libertà con il Presidente incaricato è durato due ore e all'uscita Angelino Alfano ha dichiarato di essere soddisfatto dell'apertura che ha riscontrato nel Presidente incaricato ma che ci sono dei nodi da sciogliere.
In particolare si riferiva agli otto punti del programma politico del Popolo della Libertà. Berlusconi stesso è intervenuto dal Texas dove si trovava ieri, affermando che non è importante chi guiderà il governo ma il programma, cioè se il governo sarà capace di far approvare questi otto disegni di legge.
Enrico Letta alla fine di tutte le consultazioni si è detto soddisfatto nonostante i tanti no incassati. Prima tra tutti Sel con Nichi Vendola che ha dichiarato a fine consultazione, che starà all'opposizione e che secondo lui non è il momento di un governo di larghe intese.
All'opposizione anche la Lega che ha messo avanti i suoi tre punti principali e che ha fatto intendere che non entrerà nel governo almeno che questi tre punti non siano al centro del programma di Governo, cosa a suo dire molto difficile.
Altro no quasi scontato è quello del Movimento Cinque Stelle che ha voluto un
Silvio Belusconi leader del Popolo della Libertà |
Ma la risposta arriva da Grillo che sul suo blog scrive " Con questi non ci mischieremo mai". L'incontro ha creato non molte perplessità dato che i toni sono stati completamente diversi, infatti, i due capi gruppi hanno dichiarato che la loro opposizione sarà matura e che il governo avrà tanti si, provvedimento per provvedimento.
Ma una polemica ha calcato la scena ieri. La dichiarazione di Grillo che dal suo blog scrive " Il 25 aprile è morto", facendo riferimento ad una canzone di Guccini che canta "Dio è morto".
Morto per tutto quello che è accaduto in queste settimane dall'elezione di Napolitano a quella di Enrico Letta eletto Premier.
Una dichirazione cha ha profondamente offeso i partigiani e tutti coloro che credono in questa ricorrenza che ricorda chi è morto per liberare il paese dal nazismo.
Ma Letta a fine consultazione ha salutato Crimi e Lombardi ricordando che alla fine che Dio poi risorge. Insomma tra vinti e vincitori, l'unico che ne sta uscendo vincente è sempre lui il Cavaliere che con la sua astuzia e un pò di fortuna si sta trovando in una posizione di estrema importanza.
Considerando la situazione del Partito Democratico, spaccato al suo interno e alla quale di certo non si può fare molto affidamento in questo momento, tutto è nelle mani del partito del Popolo della Libertà.
Se questo Governo andrà in porto, e sicuramente sarà così dato il richiamo del Presidente della Repubblica nel suo discorso dopo il giuramento che ha fatto tremare il Parlamento, tutto è nelle mani di Berlusconi e del suo partito. Quindi, la domanda è: ha vinto Berlusconi?
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